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Romaest Circus: un’estate di giocoleria, comicità e acrobazie circensi

Romaest Circus: un’estate di giocoleria, comicità e acrobazie circensi 1

Tutta la magia e le emozioni che solo uno spettacolo di circo possono regalare proposti in un contesto nuovo: il Centro Commerciale Romaest organizza il “Romaest Circus”, una serie di eventi circensi dedicati alla giocoleria, alla comicità e alle acrobazie più entusiasmanti.

Un ciclo di spettacoli estremamente divertenti, adatti a tutti i tipi di pubblico, che si svolgeranno ogni sabato e domenica di luglio e il primo weekend di agosto, alle 17:30 e alle 19, sulla Terrazza del Centro Commerciale. Solo il 21 luglio, giornata in cui Romaest festeggerà la Notte Bianca, gli spettacoli saranno alle ore 21:30 e alle 23.

Ad accompagnare ogni spettacolo ci saranno alcuni clown e hostess che regaleranno ai bambini zucchero filato e palloncini. Di seguito il programma (ogni data prevede due spettacoli di 30 minuti l’uno nello stesso pomeriggio):

7 luglio: Pillole di Pois Pois

Un remake dell’Italia anni ‘50 in chiave comica. I Pois riprendono lo spirito allegro e leggero di quegli anni, uno stato d’animo interpretato dal personaggio Pois Pois.

8 luglio: The Shay Street Show

Uno spettacolo in continua evoluzione che unisce la tecnica circense al teatro di strada. Dalla giocoleria di clave e non solo all’equilibrismo su scala libera, “The Shay Street Show” è uno spettacolo ad alto contenuto tecnico, energetico e interazione con il pubblico.

14 luglio: Warner Circus

Uno spettacolo ispirato alle eleganti atmosfere dell’Art Noveau, che coniuga virtuosismo e sorriso, leggerezza e dinamica. Cerchio e sfera sono gli elementi che l’artista porta in scena tra variopinte giocolerie in equilibrio giroscopico.

15 luglio: Ghirigoro… il circo più piccolo del mondo

Miss Tip, clown dalla molteplici doti di acrobata, prestigiatore e giocoliere, presenterà al pubblico il suo spettacolo ricco di musica, magie e fantasia: un piccolo circo in cui tutti gli artisti sono interpretati da lei!

21 luglio: GI GI – Il circo in valigia

Gli oggetti lanciati in aria e abilmente ripresi, i delicati equilibri instabili del rola-bola e il gioco amorevolmente cinico con i bambini presenti aprono una finestra senza tempo che sembra rievocare ambizioni felliniane.

22 luglio: Canarina e la magia delle bolle di sapone

Sarah Amitrano, performer internazionale, è Canarina, un clown dal sapore felliniano le cui performance si basano sulle Bolle di Sapone: dalle bolle piccole, fatte con le mani, a quelle via via più grandi, per finire con la Tempesta di Bolle e le amatissime Bolle Giganto, tanto grandi da poter contenere un bambino.

28 luglio: Mago Tito

Uno spettacolo di magia comica ed esilarante: risate, apparizioni di animali, foulard, incredibili gag e impavidi assistenti, bacchette magiche e tanto altro per uno spassoso divertimento.

29 luglio: Fulminato in… elettrosciow!!!

Uno spettacolo in cui si alterna l’uso di strumenti di giocoleria e di equilibrismo, insieme a uno straordinario numero su rola bola a quattro piani. Per finire, un numero di escatologia intitolato “La Grande Fuga” e un lancio di coltelli mozzafiato!

4 agosto: Mago Paolo Bubbles Show

Lo spettacolo di bolle di sapone che ha fatto sognare ad Italia’s Got Talent ed altri show televisivi. Il Bubbles Show è un momento di pura emozione ed eleganza che prevede anche la partecipazione interattiva del pubblico.

5 agosto: “Magie per i 7 Mari” di Mago Gigi

Nelle vesti di pirata, Capitan Gigi Speciale affronterà diverse prove per diventare Comandante di una ciurma. Tra torce infuocate, lavagne parlanti, spade, forzieri e i suoi inseparabili pappagalli addestrati!

Il viaggio degli embrioni per incontrare i loro futuri genitori

Il viaggio degli embrioni per incontrare i loro futuri genitori 1

Il viaggio degli embrioni per incontrare i loro futuri genitori

Negli ultimi due anni numerosi embrioni hanno viaggiato dalla Spagna all’Italia per incontrare i loro futuri genitori. Si chiama Remote OvumDonation (DOD) la tecnica pioneristica che innova i trattamenti di riproduzione assistita “transfrontalieri“: non sono più i genitori a recarsi all’estero per l’impianto ma gli embrioni che li raggiungono nel Paese d’origine. Institut Marquès, centro internazionale di riferimento in ginecologia e procreazione assistita, presenta i risultati della sperimentazione al 34° congresso internazionale della ESHRE (Società europea di riproduzione umana ed embriologia).

Di 215 cicli di fecondazione in vitro, effettuati in Italia negli ultimi 2 anni in collaborazione con una clinica torinese, la percentuale di gravidanza è stata del 64,6%, la percentuale di natalità del 52%, la percentuale di aborto solo del 12,6% mentre quella delle gravidanze multiple scende allo 0,9%.

Come funziona?

Il protocollo dell’ovodonazione a distanza è il seguente: nel paese di origine dei pazienti, il campione di sperma del coniuge viene congelato e inviato al laboratorio di Barcellona dove la fecondazione in vitro viene eseguita con gli ovuli freschi della donatrice. Una volta fecondati, gli embrioni vengono vitrificati il quinto giorno di sviluppo (Blastocisti) e mandati all’origine, in modo che il trasferimento dell’embrione venga effettuato dal medico del paziente nel suo paese.

I risultati sono migliori rispetto all’utilizzo di ovociti vetrificati di un banco di ovuli: “Sono risultati eccellenti, frutto di molti anni di esperienza e dell’uso delle più recenti tecnologie che ci permettono di vitrificare in sicurezza gli embrioni e inviarli nel paese di origine del paziente – spiega la Direttrice di Institut Marquès, Dottoressa Marisa López-TeijónPer alcuni, viaggiare per realizzare il sogno di essere genitori può essere sconveniente o problematico. Con questa tecnica siamo riusciti a progettare una soluzione: è l’embrione che viaggia“.

Institut Marquès è stato uno dei primi centri a sperimentare la fecondazione in vitro con ovociti di donatrici a distanza. Grazie a questo programma, gli embrioni viaggiano in quei paesi dell’Unione Europea dove la legislazione lo consente, come l’Irlanda o l’Italia.

Oltre ai vantaggi per il paziente, questo programma consente al medico di mantenere il controllo sull’intero processo di riproduzione assistita dal proprio paese. È il medico stesso che è responsabile dell’invio di tutti i test all’Institut Marquès e della preparazione del paziente per il trasferimento dell’embrione. Il trattamento può essere completato in sole 6 settimane.

La fecondazione in vitro con ovociti di donatrice è la tecnica di riproduzione assistita con maggiori probabilità di successo per le pazienti i cui ovuli non hanno una qualità sufficiente per ottenere una gravidanza con una buona evoluzione. Gli embrioni ottenuti con questo trattamento hanno un grande potenziale d’impianto, poiché provengono dagli ovociti di una giovane donna senza problemi di sterilità, e l’utero della paziente è preparato in modo ottimale per riceverli.

La regolamentazione sull’ovodonazione

Attualmente, i trattamenti di riproduzione assistita con donazione di ovuli non sono possibili nella maggior parte dei paesi europei, a causa della mancanza di donatori o di problemi legali. In Spagna la donazione di ovuli è consentita e regolamentata, difatti si tratta di uno dei paesi con il maggior numero di donazioni. Tra i trattamenti effettuati in tutta Europa, oltre il 45% viene effettuato in Spagna. Aumenta, infatti, il numero delle donne che, non potendo realizzare un trattamento con i propri ovociti, decidono di viaggiare all’estero. In questi casi si parla di trattamenti di riproduzione assistita “transfrontalieri”.

 

SMART HOME: L’ITALIANA POWAHOME ARRIVA SUL MERCATO DELLE CASE INTELLIGENTI

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Powahome, startup romana finanziata da LVenture Group e da un gruppo di Business Angel, accelerata da LUISS EnLabs, annuncia il lancio ufficiale sul mercato italiano dei suoi dispositivi per smart home.

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Powahome serve a controllare da remoto interruttori, prese elettriche ed avvolgibili motorizzate, non necessita di centraline di controllo e si installa in sole 2 ore, senza modifiche all’impianto elettrico esistente. I dispositivi sono così piccoli che possono essere installati nelle cassette dell’impianto elettrico, affianco agli interruttori da automatizzare. Gli interruttori meccanici preesistenti continuano a funzionare, diventando però smart. Con Powahome, infatti, diventano controllabili da qualunque parte del mondo grazie ad un’app per smartphone personalizzabile in base alle esigenze dell’utente. Il sistema funziona con la tecnologia Wi-Fi e non necessita di centraline aggiuntive da installare e configurare perché si appoggia alla rete wireless già usata per navigare su internet.

SMART HOME: L’ITALIANA POWAHOME ARRIVA SUL MERCATO DELLE CASE INTELLIGENTIAbbiamo lavorato molto sui feedback ricevuti durante il periodo di beta testing che ha coinvolto circa 60 famiglie ed un grande ufficio di Roma – afferma Pasquale Longo CEO e Co-fondatore, assieme al fratello Michele, della startup – Dopo 6 mesi di progettazione ed importanti innovazioni, tra le quali l’integrazione con l’assistente vocale di Google Home, i dispositivi sono pronti ad essere messi sul mercato e rivoluzionare le case degli italiani.

Su Powahome si è espresso anche Luigi Capello, CEO di LVenture Group e Founder di LUISS EnLabs:

Grazie ai loro dispositivi, con un semplice click riusciamo a controllare le luci e l’aria condizionata di oltre 5.000 metri quadrati di uffici: una soluzione funzionale, che consente significativi risparmi.

L’interazione con l’assistente vocale di Google Home, che consente di gestire i dispositivi terzi direttamente, tramite il controllo vocale, risponde al trend di un mercato in crescita: una ricerca di Capgemini infatti stima che tra tre anni il 40 % degli utenti preferirà utilizzare un assistente vocale piuttosto che app e siti web.

Poter utilizzare la funzione per il controllo vocale aumenta il livello di comfort per l’utente, rendendo l’utilizzo dei dispositivi più facile e intuitivo” ha aggiunto Longo.

Sul sito dell’azienda romana sono riportate ulteriori informazioni in merito al risparmio energetico, al livello di sicurezza e al design dei dispositivi. Il controllo da remoto permette di monitorare in tempo reale e a distanza le utenze, generando un notevole risparmio sulla bolletta elettrica.

Powahome progetta e realizza i suoi dispositivi in Italia ed il suo punto di forza è l’assenza di centraline esterne, oltre che la modularità del sistema.

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Può essere inserito per controllare solo le luci o gli elettrodomestici che abbiamo interesse a comandare da remoto, senza spendere un patrimonio. Ci siamo accorti che i sistemi di smart home in commercio sono in realtà molto poco smart, difficili da usare e con interfacce poco user friendly – conclude il CEO Longonoi abbiamo pensato Powahome in modo tale che sia facile da usare anche per i nostri nonni”.

 

“Dialoghi sulla Costituzione”: a Trieste il confronto su Diritto d’asilo

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In occasione del 70° Anniversario della Costituzione, la Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con gli Editori Laterza invita studenti e cittadini a prender parte al dialogo sulla Carta Costituzionale

Trieste, 14 giugno 2018 – Si terrà il 15 giugno il decimo appuntamento con i “Dialoghi sulla Costituzione”, ciclo di dodici lezioni sviluppato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con gli Editori Laterza, nell’ambito del progetto “Il Viaggio della Costituzione”.

Gli incontri accompagnano la Carta Costituzionale nelle dodici città italiane che ne ospitano la mostra itinerante. Sono strutturati nella forma di dialogo tra un giurista e un ricercatore di altra materia, e coordinati da un giornalista.

Presso l’Aula Magna Androna Baciocchi dell’Università di Trieste, alle ore 11.00, si confronteranno Marta Cartabia, Professore di Diritto costituzionale e Vice presidente della Corte costituzionale e Abdelkarim Hannachi, Docente all’Università di Enna Kore e Referente Regionale del Dossier statistico Immigrazione, coordinati da Franco del Campo de Il Piccolo. Ad introdurre il Prefetto di Trieste Anna Paola Porzio e il Rettore dell’Università di Trieste Maurizio Fermeglia. Presenzierà per illustrare l’iniziativa Lodovico Steidl, Relazioni Esterne Editori Laterza.
Il dibattito sarà incentrato sul tema “Diritto d’asilo”, in riferimento all’articolo dieci della Costituzione. A ciascuna delle città sono associati, infatti, uno dei principi fondamentali e il tema cardine ad esso ispirato. Lo scopo è quello di promuovere occasioni di dialogo utili a guidare studenti e cittadini nella comprensione del valore storico e culturale della Carta Costituzionale. In apertura dell’incontro sarà proiettato un filmato realizzato da Rai 3 per i “Dialoghi sulla Costituzione”.

Nell’anno delle celebrazioni per il 70° Anniversario della Costituzione Italiana, questo progetto vuole tracciare un percorso simbolico tra la nascita della Repubblica e i nostri giorni, creando uno spazio rappresentativo e aperto alla cittadinanza.

“Il Viaggio della Costituzione”, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e coordinato dalla Struttura di Missione per gli Anniversari di interesse nazionale, dopo Trieste, farà tappa insieme ai “Dialoghi sulla Costituzione” ad Assisi e Reggio Emilia.

Street Dance Day: a Romaest l’esibizione degli Alpha Kids e dell’O-Mega Crew, giovanissimi campioni italiani di hip hop

Street Dance Day: a Romaest l’esibizione degli Alpha Kids e dell’O-Mega Crew, giovanissimi campioni italiani di hip hop 1

A Romaest un pomeriggio di festa all’insegna della danza hip hop: a partire dalle 16.30 di sabato 16 giugno, infatti, il Centro Commerciale sarà animato dalla musica e dal ritmo delle esibizioni degli Alpha Kids e dell’O-Mega Crew. Le due crew riuniscono tanti giovanissimi ballerini, dai 10 ai 18 anni, accomunati dalla passione per l’hip hop, passione che li ha portati a vincere numerosi riconoscimenti in Italia e all’estero, fino a rappresentare l’Italia ai prossimi Mondiali di hip hop negli Stati Uniti.

Formati nel 2014, gli Alphakids  sono una crew di bambini dai 10 ai 12 anni. Hanno iniziato a gareggiare nel 2015, ottenendo da subito premi e vittorie importanti e arrivando a esibirsi in programmi televisivi come Italia’s Got Talent e I soliti Ignoti. Nell’aprile dello stesso anno si sono laureati Campioni d’Italia 2015, vincendo l’Hip Hop International Italy e qualificandosi per le finali mondiali in USA. Oltre ad aver vinto per 2 anni consecutivi l’Hip Hop Awards all’Argentario e, per 4 anni di seguito, il titolo di Campioni Italiani categoria Junior, gli Alphakids hanno già calcato per tre volte il prestigioso palco del World Hip Hop Dance Championship e si preparano a rappresentare nuovamente il nostro Paese il prossimo agosto.

Nel 2017, inoltre, questo gruppo di giovani talenti ha segnato un altro record: alle finali mondiali in USA si sono piazzati 11° nel ranking mondiale su oltre 50 Paesi rappresentati e 2° in Europa: il posizionamento più alto mai ottenuto da una crew italiana in categoria junior.

L’O-Mega Crew è un mega gruppo che riunisce gli AlphaKids insieme ad altri giovani ballerini di hip hop tra cui gli AlphaCode, una crew di ragazzi dai 14 ai 18 anni attiva dal 2015 (3° classificati all’Hip Hop International 2016, categoria Varsity). Pur essendo nata nell’ottobre 2017, l’O-Mega Crew ha già vinto il 3° posto al World Of Dance Italy Qualifier, ottenendo così la qualificazione alle finali Mondiali di Los Angeles il prossimo 28 e 29 luglio 2018.

La musica che piace al bebè? Né pop né rock, è classica!

La musica che piace al bebè? Né pop né rock, è classica! 1

La musica che piace al bebè? Né pop né rock, è classica!

Né pop né rock. I feti, come i neonati, amano la musica classica. In particolare Mozart. Stando allo studio presentato da Institut Marquès al quinto congresso dell’International Association for Music and Medicine la musica classica provoca un numero maggiore di reazioni nel feto rispetto ad altri generi musicali, con movimenti della bocca simili al canto.

L’84% dei feti dimostra,infatti, di amare il genere classico più della musica tradizionale (79%) e del pop-rock (59%). Preferenze confermate anche dagli enfant terrible che hanno tirato fuori la lingua durante l’ascolto: la musica classica ha ottenuto una percentuale maggiore di protrusione (35%) di quella tradizionale (20%) e del pop-rock (15%).

Lo studio e l’importanza della musica per stimolare il feto

Per intercettare i gusti musicali dei nascituri, i ricercatori di Institut Marquès hanno analizzato le espressioni facciali di 300 feti tra la 18esima e 38esima settimana di gestazione, in risposta all’emissione intravaginale di 15 canzoni appartenenti a tre diversi generi: classica, tradizionale e pop-rock.

Sebbene il pop-rock sia lo stile che provoca meno reazioni nei feti, Bohemian Rhapsody  dei Queen rappresenta un’eccezione. Pur essendo ancora sconosciuti i motivi che guidano queste preferenze, a conquistare i neonati potrebbero essere dunque i suoni semplici e ripetitivi: “Istintivamente continuiamo a parlare ai bambini con toni alti e melodicamente, perché sappiamo che è così che ci capiscono meglio, è così che si rendono conto che vogliamo comunicare con loro. Che si tratti dunque di una serenata di Mozart o del suono ancestrale del tamburo africano, il potere comunicativo delle melodie è innegabile. La più antica forma di comunicazione prima che verbale era musicale. Suoni, gestualità e danze precedono tutt’oggi le parole” spiega la Dottoressa Marisa López-Teijón, Direttrice di Institut Marquès.

Lo studio, inoltre, dimostra l’importanza della stimolazione neurologica precoce, che può attivare percorsi cerebrali legati alla parola e alla comunicazione. È molto raro che questi movimenti si verifichino spontaneamente durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza (solo il 3-5% lo fa senza alcuno stimolo).

Musica dall’inizio della vita

L’Institut Marquès da anni conduce ricerche all’avanguardia sugli effetti della musica all’inizio della vita. Lo studio sulle reazioni dei feti ai diversi stimoli acustici è stato effettuato con l’aiuto di un sound player pioniere.

Si tratta di Babypod®, dispositivo capace di trasmettere musica e suono della voce all’interno della vagina. È posizionato come se fosse un tampone ed è collegato al cellulare, risultando totalmente sicuro per la madre e per il bambino. Emette onde sonore fino ad un massimo di 54 decibel, che è il livello di una normale conversazione. Oltre a rendere possibile la comunicazione con il feto, questo dispositivo ha applicazioni mediche molto importanti: consente di scartare la sordità fetale e facilita le ecografie poiché, provocando una risposta nel bambino, migliora la visione delle strutture fetali durante il suo svolgimento.

Approvato dalla FDA, fornisce ai genitori un primo contatto con il loro bambino in quanto non solo consente loro di riprodurre musica per la stimolazione fetale ma, attraverso la app gratuita, consente di registrare i loro messaggi in modo che il bambino possa sentire la voce dei loro genitori, anche prima della nascita

L’appello di Telefono Azzurro: “Parlamento e Governo siano dalla parte di bambini e adolescenti”

L'appello di Telefono Azzurro: “Parlamento e Governo siano dalla parte di bambini e adolescenti” 1

Roma, 8 giugno 2018 – “Alla luce del disinteresse generale mostrato sul tema della tutela dell’infanzia, anche nelle recenti consultazioni alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica, dove nessun gruppo parlamentare ha toccato l’argomento, Telefono Azzurro chiede che tra le priorità del nuovo Governo ci sia l’attenzione legislativa ai temi legati all’infanzia e all’adolescenza”.

Vogliamo una società più sicura per i nostri ragazzi, che nasca da una riflessione profonda sulle problematiche che attanagliano i minori”. E’ questo l’incipit dell’appello che Ernesto Caffo, Presidente di SOS Il Telefono Azzurro, lancia alle Istituzioni e al nuovo Governo.

Nel giorno dei suoi 31 anni di attività, trascorsi nell’ascolto e nella tutela dei minori, l’Associazione denuncia l’assenza del tema infanzia e adolescenza dai primi dibattiti programmatici.

“Il Governo pensi alla sicurezza dei minori e a campagne di intervento su più fronti, di sensibilizzazione e di prevenzione. Bambini e adolescenti necessitano di tutele concrete e di un aiuto specializzato dal mondo educativo, sanitario e sociale. E’ necessario che siano garantiti il supporto alle vittime e una presa in carico su un piano integrato, che coinvolga una task force competente e specializzata.

La salute mentale costituisce la prima motivazione di contatto ai nostri servizi. Di questi, 232 casi hanno riguardato l’ideazione suicidaria, 222 atti autolesivi e 47 tentativi di suicidio. Telefono Azzurro chiede che il benessere psicologico dei bambini e degli adolescenti sia al centro delle politiche della salute. Crediamo, inoltre, che sia fondamentale costruire percorsi di formazione specialistica per i professionisti dell’infanzia e dell’adolescenza, nell’ambito del mondo educativo, sanitario, sociale e giuridico.

Sono troppi i fenomeni che spengono la serenità dei nostri bambini, minando insieme allo sviluppo delle future generazioni anche il futuro del nostro Paese. Abuso, Pedofila, Bullismo, Scomparsa, Suicidio, Sicurezza in rete sono tematiche che devono trovare spazio all’interno di un piano di lavoro a tutto tondo perché i minori hanno bisogno di spazi virtuali e luoghi fisici sicuri in cui crescere ed esprimersi ma soprattutto di un Governo che ne abbia a cuore il benessere fisico e psicologico”.

Telefono Azzurro compie 31 anni

Telefono Azzurro compie 31 anni

Richieste di aiuto triplicate negli ultimi 7 anni, con 16.000 segnalazioni ricevute. Violenza domestica, web e bullismo le principali forme di abuso

Roma, 8 giugno 2018 – La prima telefonata arriva alle 8:05 del mattino, chiamano dalla Sicilia, precisamente dalla zona di Palermo. Una voce maschile racconta una triste storia sul figlio dei vicino: ”Lo tengono sempre in casa, da solo, non esce e piange e quando i suoi arrivano a casa spesso sono botte”. E’ l’8 giugno 1987, il primo giorno di SOS Il Telefono Azzurro Onlus. Da allora 72mila bambini e adolescenti sono stati assistiti dall’associazione, più di 2.400 ogni anno.

Fin dalla sua fondazione, il 8 giugno del 1987, Telefono Azzurro ha sempre offerto ascolto a bambini e adolescenti e lungo i suoi 31 anni di attività si è trasformato nel simbolo della lotta per la tutela dei diritti dei minori, portando all’attenzione il taciuto fenomeno della violenza domestica.

Generazioni a confronto: nuove forme di violenza
Se nei primi 7 anni monitorati (1989-1994) i casi presi in carico da Telefono Azzurro sono stati 5.243, negli ultimi 7 (2010-2017) sono arrivati a 16mila.

La prima generazione chiedeva aiuto principalmente per problematiche legate alle relazioni con adulti o coetanei (il 45% dei casi gestiti tra 1987 e 1994) e per situazioni di violenza domestica (percosse e maltrattamenti fisici rappresentavano il 10% circa delle chiamate).

Oggi insieme alle chiamate aumentano le casistiche di aiuto: non più solo violenza domestica ma anche violenza tra coetanei come bullismo e dating violence e violenza contro se stessi intesa come autolesionismo. A ciò si aggiungono le minacce del web – il 6% del totale – frutto di un utilizzo poco consapevole ed inadeguato delle nuove tecnologie: invio e condivisione di immagini e video sessualmente espliciti autoprodotti (sexting), ricatti legati a questi invii (sextortion), adescamenti di minori ad opera di sconosciuti (grooming).

Le linee di ascolto e la chat
Telefono Azzurro può contare su 30 linee telefoniche gestite da 40 operatori specializzati e centinaia di volontari. Per rispondere in maniera immediata alle esigenze dei minori, intorno allo storico numero 1.96.96 è cresciuta una piattaforma di ascolto multicanale fatta nuovi strumenti di ascolto – chat, web e social – e nuove linee come il 114 Emergenza Infanzia, per segnalare abusi e violenze ai danni di bambini e adolescenti, e 116.000, la linea di riferimento per denunciare la scomparsa di un minore.

Solo nel 2017 sono stati quasi 4.300 i casi gestiti da Telefono Azzurro, di questi 2.800 sono arrivati tramite la linea 1.96.96, 1.301 da 114 Emergenza Infanzia e 177 sono state le segnalazioni di bambini scomparsi inoltrate al 116.000. I contatti pervenuti tramite chat, canale di comunicazione più usato soprattutto dagli adolescenti, sono stati 5631.

L’introduzione nel 2015 del servizio di traduzione simultanea in 20 lingue, allineate nel corso del 2017 alle lingue disponibili negli altri servizi di emergenza (es. 112 e 118), ha poi l’obiettivo di avvicinare l’utenza di origine straniera e facilitarne la richiesta di aiuto in situazioni di emergenza e/o rischio e pregiudizio.

Il quadro attuale: i numeri
La violenza domestica – fisica, psicologica e sessuale – è ancora oggi la principale forma di abuso denunciata dal 50% di chi si è rivolto a Telefono Azzurro nel 2017 (incidenza del 58% per la linea 1.96.96; 41% per 114 Emergenza Infanzia; 42% per segnalazioni via chat) e i genitori (47,7% madre e 34,4% padre) i principali presunti responsabili delle situazioni riferite. Oltre la metà della casistica ha riguardato bambini sotto i 10 anni di età, prevalentemente di nazionalità italiana (85.5% dei casi).

Negli ultimi anni, l’Associazione ha riscontrato un aumento di situazioni di violenza tra coetanei, che rappresenta circa 1 caso su 10. Le forme più diffuse sono bullismo, cyberbullismo e dating violence, la violenza all’interno di una relazione di coppia, che sempre più spesso riguarda non solo gli adulti, ma anche gli adolescenti.

In crescita anche gli atti di violenza contro se stessi, con 306 richieste di aiuto arrivate all’Associazione nell’ultimo biennio (il 6,1% del totale). Solo nei primi 6 mesi del 2017 i consulenti di Telefono Azzurro hanno offerto sostegno e intervento in 118 casi, il 9,5% del totale.

Come sostenere Telefono Azzurro
È possibile donare il 5×1000 indicando il codice fiscale di riferimento dell’Associazione: 92012690373. La donazione non ha alcun costo per il contribuente e non sostituisce l’8×1000. Per conoscere tutte le modalità di sostegno, consultare http://www.azzurro.it/it/sostienici/fai-una-donazione.

The Space Pass: anche in Italia il cinema senza limiti con la card lanciata da The Space Cinema

The Space Pass: anche in Italia il cinema senza limiti con la card lanciata da The Space Cinema

Accesso a tutti gli spettacoli, in qualsiasi giorno e orario, per tutto l’anno, con un solo abbonamento. L’offerta lanciata da The Space Cinema si chiama The Space Pass: una card che consente la visione di tutti i film ed eventi in programmazione ogni giorno nei 36 cinema che il circuito conta in Italia.

The Space Pass: anche in Italia il cinema senza limiti con la card lanciata da The Space Cinema 1Uno dei punti di forza dell’iniziativa è il prezzo: 15,90 euro al mese. La quota mensile consente la visione di qualsiasi contenuto, come avviene già in altri Paesi: Stati Uniti, Inghilterra, Francia, Germania, Olanda, Belgio. The Space Cinema è l’unico circuito in Italia a proporre questa nuova formula, che ricalca i modelli offerti da brand e piattaforme streaming di musica, film e serie tv. Una soluzione per dare maggiore libertà di fruizione agli utenti e agli appassionati del grande schermo.

Con questa offerta, che include tutti i film in 3D e la programmazione Extra (documentari, concerti, eventi speciali), il brand punta infatti a fornire agli spettatori un servizio migliore, rivoluzionando il modo di concepire l’esperienza della sala cinematografica, rendendola più accessibile e, dunque, più piacevole.

Tra gli ulteriori vantaggi, inoltre, la possibilità di richiedere la poltrona Vip e il servizio clienti dedicato. La tessera è nominale e attivabile online sul sito www.thespacecinema.it. Va sottoscritta per almeno 12 mesi e può essere rinnovata alla scadenza. Inoltre, richiedendo The Space Pass entro il 31 agosto, gli abbonati avranno diritto a due mesi gratuiti.

#NonStiamoZitti: The Space Cinema e Telefono Azzurro insieme contro la violenza sui bambini

#NonStiamoZitti: The Space Cinema e Telefono Azzurro insieme contro la violenza sui bambini

30” prima della proiezione per cambiare la vita di un bambino.

https://www.youtube.com/watch?v=sG_fmxS1HUc

È l’obiettivo che unisce The SpaceCinema e Telefono Azzurro per una causa comune: combattere la violenza e gli abusi sui minori.

Con la campagna Non Stiamo Zitti l’Associazione mira a raccogliere fondi per intraprendere progetti a tutela dell’infanzia e dei giovani in ambito scolastico, programmare attività capillari di prevenzione e formare i volontari che ogni giorno contribuiscono a garantire a migliaia di bambini un’infanzia serena, lontano dalla violenza.

Una missione che The Space Cinema, circuito di multisala presente con 36 strutture in tutta Italia, ha deciso di appoggiare concretamente con un prezioso contributo: trasmettere la call to action di Telefono Azzurro sui 362 schermi del circuito, a partire da oggi e per le prossime due settimane.

Ringrazio The Space Cinema per la sensibilità dimostrata in favore di questa iniziativa – commenta Ernesto Caffo, Presidente e Fondatore di SOS Telefono Azzurro Onlus – È un’occasione importantissima per amplificare il nostro messaggio e diffondere l’appello con il quale puntiamo a dare voce a chi, spesso, non ha la possibilità di farsi sentire.”

La campagna sarà on air fino al 14 giugno.

Per maggiori informazioni visitare il sito: nonstiamozitti.azzurro.it.

“Il Viaggio della Costituzione” arriva a Trieste

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La mostra itinerante, promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in occasione dei 70 anni della Carta Costituzionale, fa tappa nel capoluogo fino al 20 giugno

Trieste, 31 maggio 2018 – Arriva a Trieste “Il Viaggio della Costituzione”: la mostra itinerante che celebra il settantesimo compleanno della Carta Costituzionale sarà ospitata presso la Sala CRAL della Stazione Marittima, dal 31 maggio al 20 giugno. Il progetto è promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e coordinato dalla Struttura di Missione per gli Anniversari di interesse nazionale.

La tappa di Trieste, la decima, è dedicata all’articolo 10 della Costituzione – L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici – e introduce un’occasione di dialogo sul “Diritto d’asilo”.

A ciascuna delle città del progetto è associato uno dei primi dodici articoli, recanti i principi fondamentali, e il tema cardine ad esso ispirato. Lo scopo è quello di promuovere un confronto utile a guidare studenti e cittadini nella comprensione del valore storico e culturale della Carta Costituzionale.

La mostra itinerante sulla Costituzione, a ingresso libero, è arricchita da approfondimenti grafici e multimediali: filmati storici, frasi celebri di personaggi chiave, commenti audio ai 12 articoli fondamentali affidati alle parole di Roberto Benigni. Al termine del percorso, i visitatori potranno rinnovare la propria adesione alla Carta Costituzionale con un atto simbolico: l’apposizione di una firma “virtuale” accanto a quella dei Padri Costituenti. A Trieste la mostra sarà visitabile tutti i giorni, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.30 fino al 20 giugno.

Il taglio del nastro si terrà oggi, alle ore 17, presso Sala CRAL della Stazione Marittima, alla presenza del Commissario di Governo nella Regione Friuli Venezia Giulia e Prefetto di Trieste Annapaola Porzio, del Sindaco di Trieste Roberto Dipiazza e del Rettore dell’Università degli Studi di Trieste Maurizio Fermeglia.

Il tema “Diritto d’Asilo”, associato a questa decima tappa, sarà approfondito il 15 giugno, alle ore 11.00, presso l’Aula Magna dell’Università di Trieste, all’interno dell’incontro dei “Dialoghi sulla Costituzione” a cura di Editori Laterza.
Nell’anno delle celebrazioni per il 70° Anniversario della Costituzione Italiana, questo progetto vuole tracciare un percorso simbolico tra la nascita della Repubblica e i nostri giorni, creando uno spazio rappresentativo e aperto alla cittadinanza. Al termine della tappa, la Costituzione proseguirà il suo viaggio verso le città di Assisi e Reggio Emilia.

LVenture Group rinnova la brand identity

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LVenture Group rinnova la brand identity 1Progressione al futuro, con la consapevolezza e l’autorevolezza del presente: è questa la premessa alla base della nuova brand identity di LVenture Group, holding di partecipazioni quotata sull’MTA di Borsa Italiana e del suo acceleratore LUISS EnLabs.

Un restyling che, muovendo dai risultati raggiunti da LVenture Group – più di 55 startup nel proprio portfolio, investimenti diretti per un valore superiore a 10 milioni di euro su un totale che supera i 40 milioni di euro e oltre 1.100 posti di lavoro creati – si inserisce all’interno di una strategia aziendale più ampia, attraverso cui la holding punta a consolidare la leadership in Italia nel mercato dell’innovazione.

Nella trasformazione dello storico logo di LVenture Group, un interstizio grafico nel lettering pone l’accento sull’importanza del dialogo tra presente e futuro. Immagine più moderna e attualizzata anche per LUISS EnLabs La Fabbrica delle Startup” – acceleratore di impresa nato nel 2013 da una joint venture con l’Università LUISS “Guido Carli”di Roma – parte essenziale dell’innovativo ecosistema di LVenture Group, un network di investitori, corporate, istituzioni, aziende partner ed esperti del mondo dell’imprenditoria e dell’economia digitale in grado di supportare in maniera ottimale lo sviluppo e la crescita delle startup.

Cambia la nostra brand identity, ma non cambiano i valori e la mission che ci poniamo da anni – commenta Luigi Capello, CEO di LVenture Group – l’investimento e il supporto a soluzioni innovative e la capacità di trasformare progetti e idee in attività imprenditoriali. La nuova identità visiva di LVenture Group sottolinea da un lato la solidità che abbiamo acquisito sul mercato, richiamando la storicità del brand, mentre dall’altro, evidenzia il continuo dinamismo che caratterizza il Venture Capital e il nostro innovativo modello di business, in grado di produrre realmente sviluppo economico e occasioni per le nuove generazioni.

1,2 milioni le chiamate per i bambini scomparsi in tutta Europa

1,2 milioni le chiamate per i bambini scomparsi in tutta Europa

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Giornata dei bambini scomparsi: in Italia ne sparisce 1 ogni 48 ore, 4 su 5 non vengono più ritrovati

Il 64,5% delle segnalazioni riguardano minori non accompagnati, giunti in Italia per sfuggire a povertà, guerra e situazioni emergenziali. I dati di SOS Il Telefono Azzurro Onlus relativi al numero unico europeo 116.000

Roma, 25 maggio 2018 – Un vero e proprio esercito di bambini invisibili: oltre 3 segnalazioni di scomparsa a settimana solo nel nostro Paese. Bambini e adolescenti dei quali si sono perse le tracce e di cui probabilmente non si saprà mai più nulla. Dei 177 casi gestiti da SOS Il Telefono Azzurro Onlus nel 2017 solo il 16,9% si è risolto positivamente, ciò significa che circa 147 minori nell’ultimo anno sono stati uccisi o coinvolti nei circuiti di sfruttamento sessuale e di lavoro minorile, senza considerare quelli per i quali non è stata fatta nessuna segnalazione.

Sono i dati diffusi in occasione della Giornata Internazionale dei bambini scomparsi da Telefono Azzurro, che dal 25 maggio 2009 gestisce in collaborazione con il Ministero dell’Interno e le Forze dell’Ordine il numero unico europeo 116.000, attivo 24 su 24. Un servizio attraverso il quale l’associazione si è occupata, nell’ultimo decennio, di 1125 casi di bambini spariti perché fuggiti di casa o da un istituto, o perché rapiti o sottratti da un genitore, insieme ai numerosi minori non accompagnati provenienti dai Paesi extra europei.

Il Fenomeno in Italia
Il 2017 è stato uno degli anni più drammatici dall’attivazione del servizio 116.000, con 3,5 denunce a settimana (il primato fu raggiunto nel 2016, con il tragico bilancio di 4,5 scomparse ogni 7 giorni). Il 64,5% delle segnalazioni riguardano la scomparsa di minori non accompagnati, giunti in Italia per sfuggire a povertà, guerra e situazioni d’emergenza. Un fenomeno in costante crescita che dal 2009 sembra non volersi arrestare. La fuga da casa, ovvero i casi di minori e adolescenti fuggiti da contesti familiari caratterizzati da abuso e violenza, ha un’incidenza del 12,4% e rappresenta la seconda causa di sparizione.

A livello territoriale il Lazio è la Regione più problematica: da sola raggiunge quasi un quarto del totale dei casi (23,3%), seguita dalla Lombardia con il 22,7%. La situazione sembra essere più controllata al Sud e nelle isole: Campania, Basilicata, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia registrano complessivamente solo il 24,4%.

I Dati Europei di Missing Children Europe
Il fenomeno è monitorato a livello europeo da Missing Children Europe, network che riunisce 31 organizzazioni non governative in 27 Paesi Europei, tra cui anche SOS Il Telefono Azzurro Onlus, mettendo in collaborazione i servizi omologhi 116.000 attivi nei rispettivi Paesi.

Dal 2011 sono state 1,2 milioni le chiamate ricevute per i bambini scomparsi in tutta Europa. La situazione peggiore si registra in Romania, da cui arriva 1 denuncia su 5 e, più in generale, nell’Europa dell’Est, che raccoglie quasi il 50% dei casi trattati.

Delle 190 mila chiamate ricevute dal network nell’ultimo anno, i bambini o gli adolescenti fuggiti o allontanati da casa rappresentano la casistica più numerosa (57,2%), seguita dai minori rapiti da un genitore (23,2%). Circa 1 minore scomparso su 4 è stato coinvolto in situazioni di abuso, sfruttamento o abbandono.

L’emergenza dei bambini migranti svaniti nel nulla
In base ai dati forniti da Europol, ogni anno almeno 10mila minori stranieri non accompagnati scompaiono in Europa a poche ore dal loro arrivo, di questi pochissimi vengono ritrovati. Da Maggio 2017 Missing Children Europe ha attivato il progetto triennale AMINA per contrastare il fenomeno della scomparsa di minori migranti provenienti da paesi extra europei. AMINA comprende la gestione di Miniila, un’app gestita in Italia da SOS Il Telefono Azzurro Onlus, che fornisce ai minori stranieri non residenti nel territorio europeo tutte le principali informazioni riguardanti i loro diritti, oltre ad un elenco puntuale e dettagliato dei servizi a loro disposizione attraverso strumenti anonimi di geolocalizzazione. Uno strumento prezioso per garantire un pasto, un posto per dormire, o il free wifi: necessità basilari, quotidiane, che per un ragazzino straniero appena arrivato possono non essere così scontate. Miniila è stata presentata ufficialmente oggi nel corso della tavola rotonda condotta da Janice Richardson, senior advisor per Telefono Azzurro e esperta presso il Consiglio Europeo, che ha presentato anche gli obiettivi e le azioni previste dal Programma Amina.

La Giornata Internazionale per i bambini scomparsi
La Giornata Internazionale per i bambini scomparsi si celebra il 25 maggio di ogni anno, dal 1983, anno in cui è stata istituita. Nasce per ricordare la scomparsa del piccolo Ethan Patz, rapito a New York il 25 maggio 1979, e per sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno lanciando un messaggio di solidarietà e speranza ai genitori che non hanno più notizie dei loro bambini. La Giornata viene celebrata nell’ambito della rete Globale per i Bambini Scomparsi – un programma del Centro Internazionale per i Bambini Scomparsi e Sfruttati (ICMEC) – che opera per sensibilizzare sul tema dei bambini scomparsi, trattandosi di un fenomeno che riguarda tutti i paesi del mondo: secondo stime recenti, almeno 8 milioni di bambini scompaiono ogni anno, vale a dire 22.000 bambini al giorno.

Corrs in concerto per gli embrioni. L’esperto: “Musica favorisce lo sviluppo del 5%

Corrs in concerto per gli embrioni. L’esperto: “Musica favorisce lo sviluppo del 5% 1

Corrs in concerto per gli embrioni. L’esperto: “Musica favorisce lo sviluppo del 5%

Le vibrazioni musicali aumentano il tasso di successo della fecondazione in vitro del 5% e migliorano lo sviluppo embrionale. Ne sono convinti all’Institut Marquès, dove tutti gli incubatori in cui gli embrioni si sviluppano hanno un sistema di musica incorporato.

Di recente, gli embrioni che abitano gli incubatori della clinica hanno assistito a un vero e proprio concerto live: Sharon Corr, membro del popolare quartetto irlandese The Corrs, si è esibita per loro, non solo nel centro di Barcellona, ma, grazie allo streaming, anche nella sede di Roma (Villa Salaria) e Clane (Irlanda). Insieme all’artista Alex Ubago ha interpretato canzoni come “Amarrado a ti” (“Ormeggiata te”) e “Buenos Aires”.

È stata un’esperienza molto eccitante. È bello pensare che possiamo essere parte del futuro. L’intero processo è meraviglioso e sono davvero sorpresa di come funziona. In fondo non c’è da meravigliarsi che la musica aiuti gli embrioni a svilupparsi, perché la musica è la migliore terapia al mondo. Mi sento onorata di essere stata coinvolta in questo concerto “, ha dichiarato Sharon Corr.

Gli studi di Institut Marquès riguardanti gli effetti della musica sullo sviluppo embrionale e fetale dimostrano che le vibrazioni musicali muovono il terreno di coltura in cui si trova l’embrione, producendo una più equa distribuzione dei nutrienti necessari, e disperdendo le tossine. Il sistema permette, inoltre, di mimare i movimenti che si verificano quando l’embrione viaggia attraverso le tube di Faloppio verso l’utero.

La Dottoressa Marisa López-Teijón, Direttrice dell’Institut Marquès, spiega: “Con questo sistema facciamo passi avanti verso il nostro obiettivo: riprodurre in laboratorio le condizioni naturali degli embrioni nel grembo materno. La nostra filosofia si basa su tecnologie all’avanguardia e sull’amore con cui serviamo i nostri piccoli pazienti. Vogliamo migliorare ogni giorno, prendendoci cura di loro come farebbero le nostre stesse pazienti”.

Questo concerto per gli embrioni continua una tradizione che ha visto protagonisti altri musicisti, come il famoso cantante spagnolo Antonio Orozco. In un futuro prossimo Institut Marquès progetta di offrire altre performance live nei laboratori.

 

“Dialoghi sulla Costituzione”: a Firenze il confronto su Cultura e ricerca

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In occasione del 70° Anniversario della Costituzione, la Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con gli Editori Laterza invita studenti e cittadini a prender parte al dialogo sulla Carta Costituzionale

Firenze, 18 maggio 2018 – Si terrà il 21 maggio il nono appuntamento con i “Dialoghi sulla Costituzione”, ciclo di dodici lezioni sviluppato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con gli Editori Laterza, nell’ambito del progetto “Il Viaggio della Costituzione”.

Gli incontri accompagnano la Carta Costituzionale nelle dodici città italiane che ne ospitano la mostra itinerante. Sono strutturati nella forma di dialogo tra un giurista e un ricercatore di altra materia, e coordinati da un giornalista.

Presso la Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, alle ore 16.30, si confronteranno Michele Ainis, Costituzionalista e ordinario di Istituzioni di diritto pubblico all’Università degli Studi Roma Tre e Raffaella Schneider, Professoressa associata di Fisica all’Università di Roma La Sapienza, coordinati da Giorgio Zanchini, giornalista, conduttore del programma radiofonico “Radio anch’io” di Rai Radio 1. Ad introdurre la Vicesindaca e Assessora all’Educazione, Università e Ricerca del Comune di Firenze Cristina Giachi. Presenzierà per illustrare l’iniziativa Giuseppe Laterza.
Il dibattito sarà incentrato sul tema “Cultura e ricerca”, in riferimento all’articolo nove della Costituzione. A ciascuna delle città sono associati, infatti, uno dei principi fondamentali e il tema cardine ad esso ispirato. Lo scopo è quello di promuovere occasioni di dialogo utili a guidare studenti e cittadini nella comprensione del valore storico e culturale della Carta Costituzionale. In apertura dell’incontro sarà proiettato un filmato realizzato da Rai 3 per i “Dialoghi sulla Costituzione”.

Nell’anno delle celebrazioni per il 70° Anniversario della Costituzione Italiana, questo progetto vuole tracciare un percorso simbolico tra la nascita della Repubblica e i nostri giorni, creando uno spazio rappresentativo e aperto alla cittadinanza.

Ultimo tango a Parigi: al The Space la versione restaurata del capolavoro di Bertolucci

Ultimo tango a Parigi: al The Space  la versione restaurata del capolavoro di Bertolucci 1

Ultimo tango a Parigi: al The Space  la versione restaurata del capolavoro di BertolucciDal 21 al 23 maggio sarà proiettato nei cinema The Space  Ultimo tango a Parigi, il capolavoro di Bernardo Bertolucci da poco restaurato dal Centro Sperimentale di Cinematografia, in collaborazione con Grimaldi Film Productions e Metro-Goldwyn-Mayer Studios. Considerato il film italiano più visto di tutti i tempi nel nostro paese, con oltre 15 milioni di spettatori, Ultimo tango a Parigi è una delle pellicole più famose e discusse della storia del cinema, l’unica che abbia subito la “condanna al rogo” della censura a causa delle numerose scene erotiche.

Interpretato da Marlon Brando e dall’esordiente Maria Schneider, il film fu presentato in prima mondiale al festival di New York il 14 ottobre del 1972, accolto con entusiasmo dalla critica. Non accadde lo stesso in Italia, dove uscì nel dicembre dello stesso anno, suscitando un grande scandalo e infinite polemiche. La situazione sfociò nella condanna al rogo del film, decretata il 19 gennaio 1976. Bertolucci stesso fu coinvolto in un processo che lo portò alla condanna per offesa al pudore. Solo nel 1987 il film fu riabilitato e accolto per ciò che è: un capolavoro sulla drammaticità dell’esistenza.

Torna al The Space il film evento “Van Gogh – Tra il grano e il cielo”

L’Opera torna al cinema: il 22 febbraio nelle sale The Space si alza il sipario su ‘Un Ballo In Maschera’ 1

Dopo il successo di pubblico riscontrato ad aprile, ritorna a grande richiesta nei cinema The Space Van Gogh. Tra il grano e il cielo. Il film sarà nuovamente nelle sale per due soli giorni: martedì 22 e mercoledì 23 maggio.

Il film evento getta una nuova luce sulla figura di Vincent Van Gogh, grazie al lascito della più grande collezionista privata di opere del pittore olandese, Helene Kröller-Müller (1869-1939), che – pur senza averlo mai conosciuto di persona – giunse ad acquistare quasi 300 suoi lavori, tra dipinti e disegni.

Diretta da Giovanni Piscaglia e scritta da Matteo Moneta con la consulenza scientifica e la partecipazione dello storico d’arte Marco Goldin, la pellicola racconta l’unione spirituale di due persone che non si incontrarono mai durante la loro vita (Helene Kröller-Müller aveva 11 anni quando Van Gogh morì, nel 1890), ma che condivisero la stessa tensione verso l’assoluto, la stessa ricerca di una dimensione religiosa e artistica pura, senza compromessi.

Ad accompagnare l’intero racconto è l’attrice Valeria Bruni Tedeschi, ripresa nella chiesa di Auvers-sur-Oise, che Van Gogh dipinse qualche settimana prima di suicidarsi. L’occasione per raccontare l’intera parabola artistica di Van Gogh, e la collezione di Helene Kröller-Müller, è la mostra “Van Gogh. Tra il grano e il cielo”, che raccoglie 40 dipinti e 85 disegni proventi dal Kröller-Müller Museum di Otterlo in Olanda, dove oggi è custodita l’eredità di Helene.

Il 5×1000 a Telefono Azzurro

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Oltre 200 mila chiamate e richieste d’aiuto anche tramite chat e social media arrivate nel 2017. Quasi il 60% vive una situazione di rischio familiare, il 20% ha subito episodi di abuso domestico. Sostieni SOS Il Telefono Azzurro, da 30 anni al fianco dei minori

Roma, 14 maggio 2018 – Solo nel 2017, SOS Il Telefono Azzurro ha ricevuto oltre 200.000 chiamate e richieste d’aiuto, anche tramite chat e social media. Di queste, il 58% è rappresentato da denunce di situazioni di difficoltà all’interno della famiglia, il luogo che dovrebbe rappresentare un porto sicuro, in cui sentirsi protetti. La causa principale è la conflittualità tra genitori, che si ripercuote inevitabilmente sul benessere dei figli, con un’incidenza del 36% all’interno della categoria. La tipologia di violenza maggiormente denunciata è quella fisica, che rappresenta circa un terzo (32%) dei casi, mentre più di 1 su 5 (24%) riguarda contesti di abuso psicologico.

Da 30 anni SOS Il Telefono Azzurro ascolta ogni giorno decine e decine di chiamate da parte di bambini e adolescenti vittime di violenza. Donando il tuo 5X1000, contribuisci a cambiare le loro storie, garantendo loro un futuro migliore e la tutela dei i loro diritti. Si tratta di una somma che in ogni caso va pagata allo Stato ma che può essere trasformata in un aiuto concreto per chi ha bisogno.

SOS Il Telefono Azzurro è da sempre in prima linea, 24 ore su 24, al fianco di giovani che subiscono abusi e violenza fisica e psicologica, che possono pregiudicarne il benessere e il percorso di crescita. L’Associazione promuove le loro potenzialità di crescita, offrendo supporto e aiuto immediato grazie alle linee di ascolto 1.96.96, 114 Emergenza Infanzia, la chat, le app e i social network.

Con una penna puoi cambiare la storia di un bambino. Per donare il 5×1000 a SOS Telefono Azzurro il codice fiscale di riferimento è: 92012690373. Per conoscere tutte le attività e i progetti dell’Associazione: www.azzurro.it La donazione non ha alcun costo per il contribuente e non sostituisce l’8×1000.

Mamma dopo il cancro: in meno di 2 anni e senza rischi per 7 donne su 10

Mamma dopo il cancro: in meno di 2 anni e senza rischi per 7 donne su 10

Mamma dopo il cancro: in meno di 2 anni e senza rischi per 7 donne su 10 1Diventare mamma dopo il cancro è possibile. La buona notizia è che la percentuale di successo per le pazienti oncologiche è salita: 7 su 10 riescono a coronare il sogno di maternità in meno di 2 anni, senza il rischio di recidivanti.

Il quadro presentato da Institut Marquès in occasione del Congresso Nazionale della Società Italiana di fertilità e sterilità e medicina della riproduzione (SIFES) è incoraggiante: lo studio dell’Unità specializzata in oncologia e riproduzione della clinica ha dimostrato che, dopo i trattamenti oncologici, 9 pazienti su 10 sono state ritenute idonee a intraprendere un processo riproduttivo.

Molte di queste donne possono avere un bambino se hanno già completato con successo il trattamento di chemio, radioterapia o interventi chirurgici – spiega la Dottoressa Michela Benigna, ginecologa e membro dell’Unità specializzata in oncologia e riproduzione di Institut MarquèsL’imperativo è che il loro caso venga esaminato da un team multidisciplinare. Solo allora possiamo dire che essere una madre dopo il cancro è sicuro“.

L’82% delle pazienti oncologiche rimaste incinte ha un’età media di 40 anni e per la maggior parte viene da cancro al seno (35%), neoplasie ematologiche come leucemia o linfoma (29%) e cancro ovarico (14%). I trattamenti alle quali si sono sottoposte: fecondazione in vitro (3,9%), donazione di embrioni (11,7%) e donazione di ovociti (84%). Solo il 10% ha vitrificato gli ovociti prima del trattamento del cancro.

Questo è quanto osservato sul campione dagli esperti di Institut Marquès, che da due anni continuano il monitoraggio delle pazienti oncologiche durante la gravidanza. Le pazienti, in buona salute, non hanno presentato una recidiva della malattia.

Fino a qualche anno fa il desiderio di un figlio riguardava la metà delle giovani pazienti, ma meno di 1 su 10 rimaneva incinta dopo le terapie. In molti casi, a vincere era proprio il timore di recidiva tumorale.

Preservare la fertilità nelle pazienti oncologiche è diventata una priorità dal momento che è aumentata l’incidenza del cancro nelle donne in età riproduttiva. Ad ogni modo, anche le percentuali di sopravvivenza sono in crescita, con un tasso dell’85% per i pazienti sotto i 50 anni.

L’Unità specializzata in oncologia e riproduzione di Institut Marquès nasce con l’obiettivo di orientare le pazienti oncologiche ed informarle sulla possibilità di maternità dopo aver superato un cancro. Il team che la compone si caratterizza per la multidisciplinarietà, ed è formato da esperti di diverse specializzazioni che studiano a fondo ogni singolo caso, per giudicare l’appropriatezza.

Nel corso dello studio, infatti, il 10% delle pazienti sono state valutate non idonee ad iniziare un processo riproduttivo per varie motivazioni: trattamento oncologico non concluso, età elevata (oltre 50 anni) o problemi di obesità patologica.

Sostenibilità in agricoltura: Montefalco obiettivo a 75% di fitofarmaci in meno con un risparmio 60milioni di euro per l’Umbria

Sostenibilità in agricoltura: Montefalco obiettivo a 75% di fitofarmaci in meno con un risparmio 60milioni di euro per l’Umbria

Sostenibilità in agricoltura: Montefalco obiettivo a 75% di fitofarmaci in meno con un risparmio 60milioni di euro per l’Umbria

Vini più green, con una riduzione dell’uso dei fitofarmaci del 40%, prodotti a partire da una gestione più sostenibile dei vigneti. Una rivoluzione lanciata nella filiera vitivinicola dal Consorzio Tutela Vini Montefalco che diventa modello di sostenibilità per l’intero comparto agricolo della Regione Umbria.

Nato nel 2015 come progetto pilota per la coltivazione dei vigneti del Montefalco Sagrantino DOCG, Grape Assistance diventa oggi Smart Meteo ed estende il suo raggio d’azione non solo a tutti i vigneti umbri, ma anche agli altri tipi di coltivazione, mantenendo immutata la sua natura: un assistente tecnologico “in campo”, a servizio di tutti i produttori, che permette di ottenere bollettini meteo e previsioni a lungo termine, informazioni sullo stato di salute reale delle piante utili a superare il sistema dei trattamenti a calendario.

Un valido aiuto che ha consentito di effettuare interventi mirati solo in caso di presenza di agenti patogeni, riducendo in maniera significativa l’utilizzo dei fitofarmaci. Oggi portiamo sui mercati, a partire da ProWein, prodotti più sostenibili e in linea con le esigenze dei consumatori – spiega Amilcare Pambuffetti, Presidente del Consorzio Tutela Vini MontefalcoL’obiettivo, con Smart Meteo, è di raggiungere una riduzione del 75% su tutto il territorio umbro. Massimizzando i vantaggi del protocollo, l’Umbria potrebbe toccare quota 60 milioni di euro di farmaci non somministrati in agricoltura, una rivoluzione ecosostenibile ed economica sorprendente che siamo fieri di aver innescato”.

Il risparmio economico medio che il modello di Montefalco ha raggiunto, nei primi tre anni di applicazione in vigna, è di circa 175 euro l’ettaro. Con l’applicazione del protocollo all’interno di tutte le aziende del Sagrantino, 60 circa per poco più di mille ettari, si abbattono tonnellate di prodotti chimici, corrispondenti a circa 88 mila euro, con un risparmio complessivo stimato in circa 105 mila euro annui. In Umbria i terreni coltivati coprono ben 340 mila ettari. Smart Meteo auspica, pertanto, a realizzare un’ambiziosa rivoluzione di innovazione agricola, che consentirà un maggior rispetto del territorio e una produzione più sostenibile e qualitativamente superiore.

Le denominazioni di origine Montefalco si arricchiscono, dunque, di vini sempre più attenti all’ambiente, molti dei quali faranno il loro ingresso sul mercato estero in occasione del ProWein 2018. Un banco di prova importante: l’export pesa circa il 70% sul fatturato complessivo dei vini di Montefalco, contro una propensione all’export del 52% del comparto del vino italiano.

Nel 2017, le aziende del territorio hanno esportato fuori dai confini nazionali quasi il 10% in più rispetto all’anno precedente, soprattutto verso la Germania mercato di riferimento per rossi e bianchi fermi prodotti in maniera sostenibile. Il 12% dei tedeschi, infatti, dichiara di aver consumato vino green, soprattutto italiano e l’84% si dichiara interessato a continuare acquistarlo in futuro (Survey Wine Monitor Nomisma 2017 per ICE-Agenzia©).