Art Life Boutique & Gallery: il primo esempio di temporary store condiviso della Capitale
ARTE, MODA E CREATIVITÀ: IL FUTURO DEL MADE IN ITALY È IL TEMPORARY STORE CONDIVISO
Le aziende fanno sistema per reagire agli effetti della crisi e si uniscono in spazi espositivi e d’acquisto pensati per promuovere le eccellenze produttive
Le esportazioni italiane del Made in Italy, marchio rappresentativo della qualità produttiva, della creatività e dello stile, continueranno a crescere, soprattutto nei nuovi mercati, passando da 115 miliardi di euro nel 2012 a 169 miliardi nel 2018. Un incremento del 47% in sei anni che da vita e coraggio ad un settore che, all’opposto, subisce gli effetti della crisi con il calo della domanda interna (Dati Confindustria e Prometeia - Esportare la dolce vita).
Nella prima parte del 2013, le imprese della moda (tessile, abbigliamento e filiera della pelle) hanno registrato una diminuzione del fatturato pari al 3,4% (stime Intesa Sanpaolo), dovuta in buona parte proprio al crollo delle vendite al dettaglio.
E se gli altri settori della filiera produttiva stanno conoscendo una timida ripresa, le aziende della moda, dell’arte e della creatività italiana fanno sistema per reagire agli effetti di questa crisi. Si sta pian piano concretizzando anche sul territorio, l’impulso ad unire le forze, come suggerito anche da Claudio Marenzi, Presidente di Sistema Moda Italia.
Ne è un esempio, Art Life Boutique & Gallery, in via della Frezza 51, a Roma: il primo temporary store condiviso “natalizio” della Capitale. Uno spazio dedicato a designer, artisti e giovani imprenditori che fanno dell’arte e della creatività Made in Italy il loro punto di forza.
I dati diffusi da Assotemporary confermano che il futuro del made in Italy è, proprio, nel temporary shop: +55 milioni di euro nel 2013 per l’intero comparto produttivo e manifatturiero, un segnale che fa ben sperare anche il comparto moda, artigianato e arte.
“Il trend dei Temporary Store Condivisi ha lo scopo di promuovere le eccellenze italiane – spiega Martina Frappi, ideatrice del progetto Art Life Boutique & Gallery - Questi spazi diventano una vetrina mercato dove vedere e acquistare prodotti di abbigliamento, accessori, artigianato, oggettistica e arte realizzati da brand emergenti e non, in collezioni originali, pezzi unici o a tiratura limitata. Un modo diverso di concepire e proporre l’Italian Luxury, più vicino alle nuove esigenze di shopping del cliente”.
L’offerta di Art Life Boutique & Gallery includerà non solo moda e accessori in pelle (Jenì, Vic Navin, Hibourama e Impero Couture) ma anche gioielli e accessori lusso (con MOODY, 2ME Style e Conservatoire International De Lunettes), teatro (con ArtLine), fotografia (Lella Beretta), scultura (Alba Gonzales e Arteidea di Matteo Libanoro), pittura (Lucia Ferrara), arte e antiquariato (Daniele Frappi Antichità).
Situata tra le più note via del Corso e via di Ripetta, via della Frezza è, inoltre, un’affascinante percorso che attraversa il rione Campo Marzio. Proprio il 51 di via della Frezza, inoltre, era la sede di una storica galleria d'arte fondata nel 1967 daAlberto Mondadori, Laura Mazza e Sandro Manzo, che oltre a organizzare mostre in collaborazione diretta con gli artisti, è stata luogo d'incontro di amici, collezionisti, studenti e protagonisti della cultura del nostro tempo (Morandi, Pirandello, Braque, Botero, Levi, Moravia, Pasolini, Gatto, Sciascia, Fellini, De Filippo etc.). Nel 2007 è stata totalmente rinnovata su progetto dell'architetto americano Stephen Rustow, che ha realizzato il Museum of Modern Art di New York (MoMA), e la direzione dei lavori dell'architetto Gloria Arditi.