Roma, Milano e Torino le città del tradimento. I siciliani, i più fedeli dello stivale
Fedeli alla moralità, il 64% degli italiani ritiene le relazioni extraconiugali da condannare.
Continua la scalata della Capitale nella classifica dei cuori fedifraghi con circa 53mila iscritti. Matrimoni a rischio al Nord Italia. Non cedono alle tentazioni i coniugi del Meridione.
Roma caput corna. Nel 2014 la Capitale si riconferma la città più infedele d’Italia. A diffondere i dati il portale di incontri extraconiugali AshleyMadison.com, che fa il check-up alle unioni di casa nostra rendendo nota la distribuzione dei suoi iscritti su tutto il territorio nazionale. Con 53mila membri, i romani primeggiano in fatto di scappatelle relegando al secondo e al terzo posto di questo podio adulterino Milano e Torino con 37mila e 28mila iscritti.
Il social network dell’infedeltà, secondo solo a Facebook per crescita su scala mondiale - ogni 4,4 secondi s'iscrive un nuovo utente per una media di 26 minuti dedicati giornalmente alla ricerca dell’amante ideale – conta attualmente più di 25 milioni di membri in circa 37 paesi, 600mila sono in Italia con una concentrazione massiccia nel Nord Italia. Nella Top10 delle “mistress cities” sono ben sei i capoluoghi settentrionali: insieme a Milano e Torino anche Brescia (19mila iscritti), Treviso (18mila), Padova (18mila) e Bologna (17mila).
Decisamente più fedeli i meridionali con Napoli unica portabandiera dell’adulterio (23mila). Matrimoni “quasi” al sicuro a Bari che conta 16mila iscritti. Non cedono, invece, alle tentazioni i siciliani: a Palermo il numero dei fedifraghi online scende a soli 15mila.
“Tradire mai, divorziare sì. Questa è la moralità ‘dichiarata’ dagli italiani – spiega Noel Biderman, CEO di AshleyMadison.com – Ma mentre i dati diffusi di recente dal Pew Research Center parlano di una schiacciante disapprovazione per infedeltà, rapporti prematrimoniali, uso di contraccettivi e aborto, i fattidimostrano che la morale religiosa si allontana nettamente dalla realtà. I nostri dati sono l’esempio che gli italiani pur disapprovando l’infedeltà si iscrivono a siti di incontri extraconiugali e tradiscono anche in città come Roma che ancora vivono sotto una forte influenza religiosa".
Ma chi sono i cuori fedifraghi italiani?
Il traditore
Gli uomini rappresentano il 56% del popolo degli infedeli. In media sopra i 40 anni, con una laurea in tasca (65%) o un diploma (21%), sono alla ricerca di una donna che incarni il mito di Scarlett Johansson: bionda, burrosa e disinibita, tra i 25 e i 45 anni.
Nella vita di tutti i giorni, sono, nella maggior parte dei casi, manager, informatici o dipedenti statali (a volte ricoprono incarichi governativi) con un conto in banca non indifferente: il 72% ha un reddito sopra la media nazionale.
Da non sottovalutare, l’ascendente negativo della routine sotto le lenzuola o di una partner poco avventurosa: molti, infatti, sperano di poter realizzare fantasie inconfessabili o semplicemente non si sentono appagati dal punto di vista sessuale.
La traditrice
Preoccupate dal giudizio del prossimo, le donne sembrano più discrete. Il popolo femminile rappresenta il 44% dei traditori, la percentuale sale al 48% nelle grandi città. In media, hanno 38 anni e lavorano nel marketing, nel settore bancario o delle vendite. Laureate (64%) o diplomate (27%) hanno un reddito nella media (67%).
Spesso si concedono una scappatella perché vogliono sentirsi desiderate, i loro bisogni emotivi non sono appagati dal partner o molto semplicementeamano il sesso e non vogliono privarsene.
Tradiscono i loro compagni con uomini tra i 40 e i 55 anni, castani, alti e muscolosi oltre che economicamente indipendenti.