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Roma, Milano e Torino le città del tradimento. I siciliani, i più fedeli dello stivale

Non categorizzato - 27 Maggio 2014

AMFedeli alla moralità, il 64% degli italiani ritiene le relazioni extraconiugali da condannare.

Continua la scalata della Capitale nella classifica dei cuori fedifraghi con circa 53mila iscritti. Matrimoni a rischio al Nord Italia. Non cedono alle tentazioni i coniugi del Meridione.

Roma caput corna. Nel 2014 la Capitale si riconferma la città più infedele d’Italia. A diffondere i dati il portale di incontri extraconiugali AshleyMadison.com, che fa il check-up alle unioni di casa nostra rendendo nota la distribuzione dei suoi iscritti su tutto il territorio nazionale. Con 53mila membri, i romani primeggiano in fatto di scappatelle relegando al secondo e al terzo posto di questo podio adulterino Milano e Torino con 37mila e 28mila iscritti.

Il social network dell’infedeltà, secondo solo a Facebook per crescita su scala mondiale - ogni 4,4 secondi s'iscrive un nuovo utente per una media di 26 minuti dedicati giornalmente alla ricerca dell’amante ideale – conta attualmente più di 25 milioni di membri in circa 37 paesi600mila sono in Italia con una concentrazione massiccia nel Nord Italia. Nella Top10 delle “mistress cities” sono ben sei i capoluoghi settentrionali: insieme a Milano Torino anche Brescia (19mila iscritti), Treviso (18mila), Padova (18mila) e Bologna (17mila).

Decisamente più fedeli i meridionali con Napoli unica portabandiera dell’adulterio (23mila). Matrimoni “quasi” al sicuro a Bari che conta 16mila iscritti. Non cedono, invece, alle tentazioni i siciliani: a Palermo il numero dei fedifraghi online scende a soli 15mila.

Tradire mai, divorziare sì. Questa è la moralità ‘dichiarata’ dagli italiani – spiega Noel BidermanCEO di AshleyMadison.com – Ma mentre i dati diffusi di recente dal Pew Research Center parlano di una schiacciante disapprovazione per infedeltà, rapporti prematrimoniali, uso di contraccettivi e aborto, i fattidimostrano che la morale religiosa si allontana nettamente dalla realtà. I nostri dati sono l’esempio che gli italiani pur disapprovando l’infedeltà si iscrivono a siti di incontri extraconiugali e tradiscono anche in città come Roma che ancora vivono sotto una forte influenza religiosa".

Ma chi sono i cuori fedifraghi italiani? 

 Il traditore

Gli uomini rappresentano il 56% del popolo degli infedeli. In media sopra i 40 anni, con una laurea in tasca (65%) o un diploma (21%), sono alla ricerca di una donna che incarni il mito di Scarlett Johanssonbionda, burrosa e disinibita, tra i 25 e i 45 anni.

Nella vita di tutti i giorni, sono, nella maggior parte dei casi, managerinformatici o dipedenti statali (a volte ricoprono incarichi governativi) con un conto in banca non indifferente: il 72% ha un reddito sopra la media nazionale.

Da non sottovalutare, l’ascendente negativo della routine sotto le lenzuola o di una partner poco avventurosa: molti, infatti, sperano di poter realizzare fantasie inconfessabili o semplicemente non si sentono appagati dal punto di vista sessuale.

La traditrice

Preoccupate dal giudizio del prossimo, le donne sembrano più discrete. Il popolo femminile rappresenta il 44% dei traditori, la percentuale sale al 48% nelle grandi città. In media, hanno 38 anni e lavorano nel marketing, nel settore bancario o delle vendite. Laureate (64%) o diplomate (27%) hanno un reddito nella media (67%).

Spesso si concedono una scappatella perché vogliono sentirsi desiderate, i loro bisogni emotivi non sono appagati dal partner o molto semplicementeamano il sesso non vogliono privarsene.

Tradiscono i loro compagni con uomini tra i 40 e i 55 annicastanialti e muscolosi oltre che economicamente indipendenti.

Mappa del tradimento (1)

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