Mkers entra nella storia dell’eSport italiano, divenendo il primo team nostrano di Rainbow Six Siege a qualificarsi al Six Invitational
Un successo storico quello consumatosi nella giornata di ieri: il team di Rainbow Six Siege di Mkers è riuscito nella straordinaria impresa di guadagnarsi un meritato posto al Six Invitational, la massima competizione mondiale del titolo targato Ubisoft, scrivendo una nuova pagina dell’eSport italiano
Roma, 21 dicembre 2020 – Un evento storico quello accaduto nel corso del weekend appena trascorso; una nuova, fondamentale, pagina dell’eSport italiano è stata scritta: il team Mkers di Rainbow Six Siege – per la prima volta in assoluto nel nostro paese – raggiunge il Six Invitational, la competizione mondiale più importante del Tactical Shooter firmato Ubisoft, a cui parteciperanno le venti squadre più forti del globo.
Un successo epocale per l’Italia e non solo, anche – e soprattutto – per le modalità con cui è avvenuto: mai nella storia della manifestazione, infatti, una squadra proveniente dalla tier 3 è riuscita a compiere una simile impresa, battendo, nel corso dell’incredibile scalata, top team internazionali. I Mkers, infatti, una volta arrivati ai quarti di finale – raggiunti a suon di vittorie nette – sono stati in grado di sconfiggere i Rogue, i Chaos, i Na’Vi e il team Tempra Esport, tutte squadre di caratura mondiale abituate a compere a questi livelli.

Malgrado l’eccezionale traguardo ottenuto dalla squadra di Rainbow Six Siege, Mkers non è di certo nuova al raggiungimento delle massime competizioni dei titoli in cui compete: in passato, infatti, l’azienda ha presenziato ai mondiali di FIFA, MotoGP, StarCraft II e Tennis World Tour, segno che la società è sempre riuscita a calcare i più grandi palcoscenici internazionali. Proprio per questo, nel 2021 l’obiettivo sarà quello di proseguire su questa scia, colonizzando abitualmente le maggiori competizioni mondiali.
Un successo che ci riempie di orgoglio, ha dichiarato Diego Hicham Aazi, eSport Manager di Mkers. I ragazzi sono stati straordinari, hanno scritto, con grande merito, una bellissima pagina della storia dell’eSport italiano. Il traguardo ottenuto, però, non è di certo causale, ma frutto del duro lavoro iniziato più di tre anni fa, dove decidemmo di puntare tutto sull’integrità del gruppo, arrivando a creare una squadra forte, coesa e in grado di amalgamarsi perfettamente. Ma non solo: l’accesso al Six Invitational è stato possibile anche grazie a tutta la struttura che orbita intorno al gruppo squadra, composta dal team manager, il coach e l’analyst, i quali hanno fornito un contributo fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo. Ora non dobbiamo di certo fermarci qui, ha concluso Aazi, ci aspetta un duro allenamento in previsione del Six Invitational di febbraio che giocheremo dal vivo, probabilmente in un’importante capitale europea.







