
Vini più
green, con una
riduzione dell’uso dei fitofarmaci del 40%, prodotti a partire da una
gestione più sostenibile dei vigneti. Una
rivoluzione lanciata nella filiera vitivinicola dal
Consorzio Tutela Vini Montefalco che diventa
modello di sostenibilità per l’
intero comparto agricolo della
Regione Umbria.
Nato nel 2015 come
progetto pilota per la
coltivazione dei vigneti del
Montefalco Sagrantino DOCG,
Grape Assistance diventa oggi
Smart Meteo ed estende il suo raggio d’azione non solo a tutti i vigneti umbri, ma anche agli altri tipi di coltivazione, mantenendo immutata la sua natura: un
assistente tecnologico “in campo”, a servizio di tutti i produttori, che permette di ottenere
bollettini meteo e
previsioni a lungo termine, informazioni sullo
stato di salute reale delle piante utili a superare il
sistema dei trattamenti a calendario.
“
Un valido aiuto che ha consentito di effettuare interventi mirati solo in caso di presenza di agenti patogeni, riducendo in maniera significativa l’utilizzo dei fitofarmaci.
Oggi portiamo sui mercati, a partire da ProWein, prodotti più sostenibili e in linea con le esigenze dei consumatori – spiega
Amilcare Pambuffetti,
Presidente del
Consorzio Tutela Vini Montefalco –
L’obiettivo, con Smart Meteo, è di raggiungere una riduzione del 75% su tutto il territorio umbro. Massimizzando i vantaggi del protocollo, l’Umbria potrebbe toccare quota 60 milioni di euro di farmaci non somministrati in agricoltura, una rivoluzione ecosostenibile ed economica sorprendente che siamo fieri di aver innescato”.
Il
risparmio economico medio che il modello di Montefalco ha raggiunto, nei primi tre anni di applicazione in vigna, è di circa
175 euro l’ettaro. Con l’applicazione del protocollo all'interno di tutte le aziende del Sagrantino,
60 circa per poco più di mille ettari, si abbattono
tonnellate di prodotti chimici, corrispondenti a circa
88 mila euro, con un risparmio complessivo stimato in circa
105 mila euro annui. In
Umbria i terreni coltivati coprono ben
340 mila ettari. Smart Meteo auspica, pertanto, a realizzare un’ambiziosa
rivoluzione di innovazione agricola, che consentirà un maggior rispetto del territorio e una produzione più sostenibile e qualitativamente superiore.
Le
denominazioni di origine Montefalco si arricchiscono, dunque, di
vini sempre più attenti all’ambiente, molti dei quali faranno il loro ingresso sul
mercato estero in occasione del
ProWein 2018. Un banco di prova importante: l’
export pesa circa il 70% sul fatturato complessivo dei vini di Montefalco, contro una propensione all’
export del 52% del comparto del vino italiano.
Nel 2017, le aziende del territorio hanno esportato fuori dai confini nazionali quasi il
10% in più rispetto all’anno precedente, soprattutto verso la
Germania mercato di riferimento per
rossi e bianchi fermi prodotti in maniera sostenibile. Il
12% dei tedeschi, infatti, dichiara di aver consumato
vino green, soprattutto italiano e l’
84% si dichiara interessato a continuare acquistarlo in futuro (S
urvey Wine Monitor Nomisma 2017 per ICE-Agenzia©).